Dolcezza, armonia, tentazione di abbandonarsi al relax sono sensazioni che suggeriscono le colline moreniche del Garda in un armonioso susseguirsi di dolci rilievi, vegetazione palustre, campi coltivati, boschi secolari, vigneti, attraversati dal Mincio.
Un territorio ricco di varie chiavi di lettura (artistiche ma sopratutto storiche). le terre del Mincio furono zone di frontiera dove si intrecciarono contatti, commerci guerre, alleanze e croci via di varie popolazioni.
Si può cogliere l’eco dei conflitti visitando Volta Mantovana che domina la pianura sul cucuzzolo di una delle prime colline moreniche.
Baluardo anti-scaligero e anti-visconteo a testimoniare il ruolo storico svolto, rimangono i torrioni e i ruderi del castello dell’XI sec. Di fronte, la residenza patrizia dei Gonzaga, poi Cavriani con interni di pregevole fattura, decorazioni cinquecentesche, affreschi e soffitti lignei. I giardini all’italiana della villa conservano ancora intatta la loro armonia di siepi e statue. La rocca fortezza di Cavriana, un tempo la più ampia fortificazione dello stato mantovano, testimonia la presenza dell’antico maniero, della cinta muraria e di una torre di avvistamento, mentre un “gioiello” di impianto romanico è la bellissima Pieve dedicata alla Madonna della Misericordia che sorge su un balcone morenico prospiciente la pianura offrendo una suggestiva impressione allo sguardo.
A Castellaro Lagusello (1100-1200) un castello edificato degli Scaligeri, finì in possesso ai Visconti, poi a i Gonzaga e infine a Venezia. Eretto su un’altura a nord del piccolo lago a forma di cuore era difeso da possenti mura e dieci torre. Imponenti i ruderi del ponte visconteo, bellissimi gli scorci sulle ruote dei mulini ad acqua e affascinante la sorda musica dello scorrere dell’acqua.
Teresita Rosso